Il 25 aprile cade l’anniversario della liberazione dell’Italia dall’occupazione delle forze naziste e fasciste. Un appuntamento importante, che ci ricorda ogni anno, e per sempre, cosa ha significato vivere sotto l’oppressione di uno stato autoritario e sanguinario, che non rispettava i diritti umani. I testimoni diretti sono sempre di meno e tra un po’ spariranno. La memoria quella no, non deve scomparire, soprattutto oggi, dove sembra tanto difficile per chi ci governa dire semplicemente due parole, “Sono antifascista!”.
ANCeSCAO, i suoi Centri, tutte le sue volontarie e i suoi volontari sono uniti da sempre da questo sentimento antifascista, una costante che ci accomuna tutti.
Quindi noi, il 25 aprile, festeggeremo la liberazione dall’oppressione nazi-fascista.
Pochi giorni dopo, c’è un altro festa a cui la nostra associazione tiene molto, il Primo Maggio, la festa dei lavoratori che ricorda tutte le lotte che i lavoratori hanno fatto nel mondo per vedere rispettati i loro diritti. Tra questi quella alla sicurezza. Anche in questo caso festeggiare il Primo Maggio, dopo la tragedia alla centrale elettrica di Suviana, ha quest’anno per ANCeSCAO un valore particolare. Da fonti su internet leggo che “secondo i dati più aggiornati, nel 2022 ci sono stati circa 703 mila infortuni sul lavoro nel nostro Paese: di questi,1.208 hanno avuto un esito mortale”. La nostra Costituzione afferma che cittadini italiani hanno il diritto a un lavoro sicuro e dignitoso, ma con questi numeri, sicuramente, è un diritto non rispettato.
Due feste popolari, del popolo, il 25 aprile e il Primo Maggio, oggi da ricordare e festeggiare con più forza per un futuro senza violenza, di pace dove i lavoratori vedano rispettati i propri diritti.
ANCeSCAO Emilia Romagna